Le feste di Santa Eufemia e San Abbondio

16 settembre S. Eufemia S. Patrono di Teglio

Oltre ad essere ricordata dal nome della giovane e sventurata protagonista, santa Eufemia, nel racconto di Besta, compare in una delle facce interne del medaglione che Giuseppe regala alla mugnaia come pegno del suo amore. Nell'altra compare invece l'immagine di San Giuseppe. Sant'Eufemia di Calcedonia, o sant'Eufemia martire (Calcedonia, 289 - Calcedonia, 16 settembre 303), che si festeggia il 16 settembre, era figlia di nobili e ricevette una buona educazione, secondo le regole di vita cristiane che la famiglia rispettava. Durante la persecuzione di Diocleziano Eufemia, una ragazza di quindici anni, fu arrestata assieme ad altri quarantanove cristiani che si erano rifiutati di immolare una vittima ad
una divinità pagana. Fu torturata ma non venne meno ai suoi ideali spirituali e non accettò di compiere un empio sacrificio. Il 16 settembre del 303 fu gettata nell'arena di Calcedonia tra i leoni. Secondo la tradizione, essi la uccisero ma, dopo avere mangiato la sua mano destra, rifiutarono di divorare il resto del corpo, forse per un istintivo rispetto che la sua santità incuteva nelle bestie.


31 agosto: Festa di Sant'Abbondio

Il paese di Boalzo si appresta a festeggiare Sant'Abbondio: Giuseppe spera che Eufemia accetti il suo invito e celebri con lui la giornata dedicata al vescovo di Como, di origine bizantina, venerato come santo (Tessalonica, ... - Como, 468).
Inizialmente coadiutore di Amanzio, terzo vescovo della diocesi di Como, alla sua morte, nel 450 circa, Abbondio divenne il quarto vescovo di Como, dopo Felice, Probino e, appunto, Amanzio. A partire dall'alto Medioevo Abbondio fu venerato come patrono della città e della Chiesa di Como e invocato nelle preghiere più solenni della Diocesi insieme ai suoi predecessori. Gli vennero attribuiti vari episodi miracolosi. La Chiesa lo festeggia come santo il 31 agosto. È patrono della città e della diocesi di Como. Inoltre è patrono secondario della Diocesi di Lugano.